lunedì 27 gennaio 2014

Una Porta Speciale...tra Cielo e Terra!


Dove il Cielo e la Terra si Toccano
 Sulle pagine di un vecchio libro della biblioteca del monastero, due monaci avevano letto che esiste un luogo, ai confini del mondo, dove cielo e terra si toccano. Decisero di partire per cercarlo e promisero a se stessi di non tornare indietro finché non lo avessero trovato.

Attraversarono il mondo intero, scamparono a innumerevoli pericoli, sopportarono tutte le terribili privazioni e sacrifici che comporta un pellegrinaggio in tutti gli angoli dell'immensa terra. Non mancarono neppure le mille seducenti tentazioni che possono distogliere un uomo dal raggiungere la sua meta. Le superarono tutte.
Sapevano che nel luogo che cercavano avrebbero trovato una porta: bastava bussare e si sarebbero trovati faccia a faccia con Dio.
Trovarono la porta.
Senza perdere tempo, con il cuore in gola, bussarono.
Lentamente la porta si spalancò. Trepidanti i due monaci entrarono e... si trovarono nella loro cella, nel loro monastero.

Un giorno che ricevette degli ospiti eruditi, Rabbu Mendel di Kozk li stupì chiedendo loro a bruciapelo: "Dove abita Dio?". Quelli risero di lui: "Ma che ti prende? Il mondo non è forse pieno della sua gloria?".
Il Rabbi diede lui stesso la risposta alla domanda. "Dio abita dove lo si lascia entrare".
Ecco ciò che conta più di tutto: lasciar entrare Dio. Ma lo si può lasciar entrare solo là dove ci si trova, e dove ci si trova realmente, dove si vive, e dove si vive una vita autentica.

"Io sto alla porta e busso", dice Dio nella Bibbia.

Aprirai, oggi, la tua porta? 


Bruno Ferrero - Libro: L'Importante è la Rosa
Casa Editrice: ElleDiCi

domenica 26 gennaio 2014

Per Non Dimenticare...

Un paio di scarpette rosse

C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:...
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
“Schulze Monaco”.
C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buckenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’ eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono.
C’è un paio di scarpette rosse
a Buckenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.

Joyce Lussu
 Giornata della Memoria
27 GENNAIO

sabato 25 gennaio 2014

DSA: fenomeno diffuso poco compreso :(

DSA  

 Si parla dei disturbi, di come riconoscere la dislessia, dei comportamenti da seguire, dei trattamenti da effettuare, delle normative che regolano questi disturbi nell'ambito scolastico e dell'importanza della collaborazione tra la famiglia del bambino dislessico e le istituzioni come la scuola
 

martedì 21 gennaio 2014

Compiti: Consigli!

Consigli per i genitori
   
- Creare un ambiente favorevole allo studio, insegnare ai bambini ad organizzarsi e trasmettere fiducia ed entusiasmo.

- Creare una routine: è bene stabilire un "rituale compiti", un orario fisso in cui i bambini, dopo aver giocato o svolto altre attività di movimento, si concentrano su ciò che devono fare. Fare i compiti la sera non è consigliabile: è, infatti, molto più faticoso, si impiega il doppio del tempo e spesso si è troppo stanchi per farli bene.

- Dove? Lontano da televisori, videogiochi o altre forme di distrazione. Un luogo dove ci sia tranquillità e anche qualche elemento di piacevolezza: una luce diffusa, un peluches amico, un pasticcino che ci aspetta…

- Disponibilità ed interesse: l’adulto dovrebbe essere sempre disponibile a dare sostegno, indicazioni e suggerimenti.

- Evitare critiche: se si vuole che i bambini affrontino serenamente i compiti a casa bisogna mostrarsi ottimisti ed estremamente fiduciosi sulle loro capacità. Bisogna anche concedere loro il tempo necessario per imparare, ricordandosi che i loro tempi sono diversi dai nostri. Mai mettere fretta e sottolineare gli errori, ma rinforzare e festeggiare sempre anche i più piccoli progressi.

- Contatti con gli insegnanti: comunicare sempre all’insegnante qualunque difficoltà il bambino incontri.
Lettura e scrittura richiedono molto esercizio e ripetitività per ottenere il meglio: gli esercizi a casa permettono al bambino di consolidare quanto ha appreso e trovare facile il passo successivo".

Se non si comincia nel modo giusto, sia pure gradualmente, sarà impossibile cambiare modalità dopo. Le buone abitudini vanno acquisite da subito e non cambiate più.

Altra ragione sicuramente molto più importante è che attraverso l’esercizio un bambino DIVENTA BRAVO e si rassicura sulle proprie capacità, impara a non temere il giudizio altrui, a sostenere le sue prove con fiducia e ottimismo, con la sicurezza che viene da una buona autostima.

Gli elogi e le conferme che riceverà gli daranno "benzina" per continuare a studiare, così diventerà ulteriormente bravo e otterrà risultati ancora migliori.

È necessaria la collaborazione dei genitori per far girare questo meccanismo nel modo giusto. I primi successi rassicurano e fanno crescere l’autostima, perché ci si abitua sia ad avere un impegno regolare, sia a sostenere delle prove.
Molti bambini si esercitano volentieri, altri sono più volubili, ma i compiti richiedono sempre impegno, concentrazione, autocontrollo: non sono un gioco, ma UN VERO LAVORO che va riconosciuto e "retribuito" con un elogio, un piccolo premio.
Occorre riflettere sul fatto che la capacità di un genitore di ottenere qualcosa dal proprio bambino dipende non tanto dalla sua autorità quanto dall’importanza che dà alla cosa da ottenere.

 Alcuni consigli:
  • Voi per primi dovete essere convinti che fare i compiti sia utile e importante.
  • Non permettete che sia il bambino a decidere se fare il compito oppure no. Il compito si fa e basta.
  •  Non cedere al capriccio: se il bambino si rifiuta e voi finite per cedere, saprà che può manipolarvi e i capricci si faranno più frequenti e intensi.
  • Lodatelo molto e premiatelo, fategli capire che lo giudicate molto bravo e serio e maturo, proprio un bimbo grande, ma soprattutto… DITEGLI CHE STA FACENDO UNA COSA STRAORDINARIAMENTE BELLA, fategli capire che vi sta regalando emozione.
  • Date a lui la gestione del lavoro: fategli prendere degli oggetti e fatelo lavorare seguendo le  indicazioni date dalla maestra.

Lo scopo di questo impegno a casa non è quello di ottenere dai bambini e dalle bambine prestazioni eccellenti, ma di creare, nella loro giornata, lo spazio per la cultura, cosicchè essa diventi una compagnia quotidiana e, col tempo, si integri con la loro personalità.

E’ normale che si alternino, momenti di entusiasmo ad altri di stanchezza. Non lasciatevi mandare in crisi dall’atteggiamento dei bambini, ma mantenete un atteggiamento equilibrato: il vostro supporto sarà fondamentale nel superare le difficoltà.

Infine ricordiamo che, per i genitori, i compiti a casa sono un’occasione per seguire i lavori svolti nelle scuole, per verificare i progressi del figlio e per trasmettergli il valore del suo impegno scolastico.
Le attività assegnate devono costituire un’occasione di partecipazione e di condivisione con la famiglia del lavoro svolto in classe e non essere un momento di tensione fra il bambino e i suoi genitori. 
-Spunti dal WEB- 

venerdì 17 gennaio 2014

L.I.M. in classe!

L.I.M. = Lavagna Interattiva Multimediale
La L.I.M. rappresenta un’innovazione nella didattica. 
E’ infatti possibile arricchire le lezioni tradizionali con immagini, filmati, presentazioni multimediali. L’accesso ad internet consente, inoltre, di fare ricerche sul web in classe e soddisfare le domande e le curiosità dei bambini con il supporto della rete! 
Grazie alla L.I.M. è possibile rendere quotidiana la didattica digitale.

La L.I.M. è composta dalla lavagna, delle dimensioni simili ad una normale lavagna di ardesia e come essa appesa al muro o fissata su un carrello mobile, da un computer portatile che è collegato alla lavagna e serve per la sua gestione e da un proiettore, necessario per visualizzare sullo schermo della lavagna tutto ciò che viene visualizzato sullo schermo del personal computer.
Lo schermo delle L.I.M. è interattivo, funziona a tutti gli effetti come un grande touch screen. Su di esso è possibile scrivere e disegnare con le dita o con pennarelli elettronici, scorrere schermate, ingrandire o rimpicciolire immagini. 

La lavagna interattiva, per la sua versatilità, si presta ad accompagnare tutte
le fasi della lezione, offrendo input diversi a seconda dell’oggetto di
apprendimento previsto e delle abilità da sviluppare.
Di volta in volta, quindi, può offrire scenari diversi e trasformarsi da semplice
piano di scrittura o di proiezione, a luogo di apprendimento condiviso.
Perché il suo utilizzo risulti funzionale all’insegnamento e costituisca un reale
valore aggiunto, è importante farne precedere l’uso da un’attenta
programmazione che metta a fuoco le fasi essenziali del lavoro, evitando il
rischio dell’ esposizione frontale e attivando tutte le risorse necessarie per
attivare in modo cooperativo il gruppo classe.
Lavorando con bambini , il ricorso alle esperienze reali e alla manipolazione è
sempre stato alla base dell’insegnamento e insegnando una lingua straniera si
rende quanto mai necessario il ricorso alle immagini e al connubio lingua –
azione (Total Physical Response, Asher) per trasmettere significati senza il
riferimento alla lingua materna. Tutte queste strategie si rivelano utili
nell’insegnamento perché permettono una più forte interiorizzazione dei saperi. 

...more iNFO here...

Slideshare per usare la LIM
http://www.slideshare.net/ziobio/corso-daggiornamento-sulla-lim

Questa è la LIM in uso nella nostra classe: LIM-Luxisoft - Guida rapida all’uso del software


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giovedì 16 gennaio 2014

Iniziativa: chi lavora solo in classe?

INIZIATIVA

MA CHI LAVORA SOLO IN CLASSE?

si svolgera' nelle seguenti modalita' (che richiedono la partecipazione di tutti):
DATA: 31 Gennaio - festa di San Giovanni Bosco, patrono degli educatori e degli insegnanti
SVOLGIMENTO:
invito ciascuno di voi a ricopiare, stampare (tante cartolerie offrono questo servizio a poco prezzo), fotocopiare o come volete questa immagine su una maglie...tta bianca e ad indossarla tutto il giorno, a scuola e fuori. L'immagine puo' anche semplicemente essere fotocopiata e appesa in un angolo visibile della scuola.

L'idea e' di creare una grande massa che grida il suo messaggio senza urlare, in silenzio ma solo mostrandolo "sulla nostra pelle". Senza nessun tipo di sbandieramento o protesta, solo FAR VEDERE che non e' vero che il corpo insegnanti lavora solo in classe.

Ci state?

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domenica 12 gennaio 2014

Aiutare il Bambino DIsGRaFiCO

DISGRAFIA
La disgrafia  
è un disturbo non verbale, che coinvolge tipicamente la scrittura di parole e di numeri e l’utilizzo del segno grafico, in misura lieve, media o severa. 
- See more at: http://www.tuttodsa.it/disgrafia.html#sthash.rtPtTldu.dpuf

mercoledì 8 gennaio 2014

BlogParty from Italy

Italy: Primary School

Ecco il mio primo LinkyParty, nei Blog delle altre nazioni sono molto diffusi!
Mi piacciono tanto queste iniziative, mirate a far conoscere il proprio blog e a conoscerne di nuovi, proprio partecipando ad alcuni party ho conosciuto molti Blog e tantissimi colleghi.
Questo è un linky party aperto a tutti i  Blog che si occupano di scuola e bambini senza limiti di provenienza, è appunto un International Linky Party.

Noto, con piacere che ricevo molte visite da colleghi lontani ed ecco che nasce l'idea di allargare l'adesione a chiunque voglia partecipare, dopotutto più siamo meglio è giusto?
Ecco le semplici regole da seguire per poter aderire alla mia iniziativa.

REGOLAMENTO  {FACOLTATIVO}

1. Potete diventare miei follower, lasciare un commento o un suggerimento per i prossimi LinkyParty.



2. Invitate le vostre lettrici a partecipare inserendo il bottone del party sul vostro blog, condividendo l’iniziativa sui social.

3. Aggiungete il vostro Blog alla raccolta e seguite quanti altri blog volete, condividendo i loro post o meno.

4. Il Primary School LinkyParty dura fino al 14 febbraio 2014 - St.Valentine Day ;)
Cliccate su "ADD YOUR LINK" sotto e inserite il link del vostro blog, il nome che volete venga visualizzato e il vostro indirizzo email, quest'ultimo non verrà pubblicato.

Se non vi piacciono le foto che appaiono dalla lista di Inlinkz.com, potete usare l’opzione ‘carica dal tuo computer’ o ‘carica da url’ e sceglierla voi e la vostra adesione a questo punto sarà completa!

Più successo avrà questo Party e più potenziali lettori avrete!
Mi raccomando, partecipate in tante e condividete!

In conclusione, per questo linky party non ci sono regole precise nè obblighi di seguire nessuno, basta fare tutto nel rispetto del lavoro altrui e non aspettarsi di più di quanto si è disposti a fare.


An InLinkz Link-up

Grazie a 

BlogLovin Partyda cui ho preso spunto per questo post!

My Little Inspirations

e GRAZIE ad EMANUELA per il supporto tecnico e la disponibilità!

sabato 4 gennaio 2014

Aspettando la BEFANA...

La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana viva viva la Befana...


 
 
La BEFANA, in Italia, porta i doni ai bambini
 
 
 
 
Morandi 
 

 Troisi
 
 
 
Biglietto da colorare
 

  
 


venerdì 3 gennaio 2014

FB-Foto-Privacy e Minori in RETE 2



Parliamo di sicurezza informatica, più precisamente del sempre più ampio numero di minorenni che si registrano sul social network più popolare al mondo: Facebook.

 
Ad oggi i minori di 13 anni non possono accedere a Facebook, sebbene molti bambini mentano sulla loro età e si iscrivono comunque.
E' molto difficile far rispettare i limiti di età su internet, soprattutto quando i genitori autorizzano i figli ad accedere ai contenuti e ai servizi della rete.
L'argomento mi inquieta. Non è inquietante che la rete raccolga i dati personali dei bambini e che sette milioni e milioni di bambini stiano su social network pensati per grandi.

Quale necessità hanno i bambini di appena 10 anni di avere un profilo su FB?
Se Facebook nasce per connettersi agli amici, ritrovare persone di cui si sono perse le tracce, e al limite creare relazioni nuove, possibile che anche per gli under 13 esista questa esigenza? Che i bambini delle scuole elementari non possano incontrare altri bambini soltanto, che so, nei giardini, sui campetti da calcio, e udite udite, nei cortili? Fatemi sapere, se volete, che ne pensate. Forse sbaglio io, e non capisco. Chissà. (LASTAMPA)
 


 
Partiamo con un problema frequente: cosa si deve rispondere al bambino che accusa il genitore di avere un profilo, ma di non permettere a lui di fare altrettanto? L'autorità del genitore non deve mai essere messa in discussione, il figlio deve sapere che le decisioni degli adulti in merito alla sua educazione sono inappellabili e non c'è spazio per trattative. Se l'utilizzo del Social Network è regolato da un'età minima è una ragione sufficiente per impedirne l'accesso ai minori.

Quali sono i pericoli a cui è esposto un ragazzino?
Oltre a quelli evidenti di essere contattato da malintenzionati, c'è anche il rischio che si isoli davanti al computer e che tenda a sviluppare la sua intera esistenza attraverso la rete. Il problema è reale perché le ultime ricerche hanno evidenziato che Facebook ha un'azione gratificante sulla psiche umana: attivando il circuito della ricompensa (insieme di imput cerebrali che si accendono in coincidenza con sensazioni di piacere) assimila l'amicizia virtuale a quella in carne e ossa. Tradotto: un "like" lasciato sotto ad una foto o ad uno status è gradito come -e forse più- un apprezzamento a voce e una chat a suon di emoticons e slang internettiano vale quanto una confidenza tra amici.

Come insegnare a distinguere la vita virtuale da quella reale?
Le amicizie su Facebook sono più facili e immediate: condividere solo quello che sappiamo incontrerà l'approvazione della nostra audience, è una scorciatoia per mettersi in mostra e avere l'attenzione degli amici. Nella vita quotidiana il coinvolgimento si conquista con esperienze comuni e la complicità è un traguardo che si raggiunge in anni di intesa fidata. L'unico strumento che i genitori hanno per trasmettere la vera anima dell'amicizia è proporre modelli di amicizia reali: dal punto di vista pedagogico un esempio positivo è la lezione più costruttiva.

Diventare "amici" è un buon escamotage per controllare il proprio figlio?
Assolutamente no, la supervisione deve essere esplicita per essere educativa. Monitorare le sue mosse in rete sarebbe come spiare nel suo diario segreto: un'azione invadente e irrispettosa. Provare invece a regolare modi e tempi di utilizzo accordandoli con i propri, in modo da non lasciare mai il ragazzino davanti al computer da solo è una buona tecnica per farlo sentire parzialmente libero ma comunque sotto la supervisione del genitore.

Sono circa 4 milioni i bambini al di sotto dei 13 anni che utilizzano facebook e non dovrebbero.
Questi dati trovati in rete mostrano come ci sia poca attenzione nei confronti dei minori che su facebook come su altri social network possono essere soggetti a violazioni della privacy che possono mettere in serio pericolo la loro situazione.

Le politiche di facebook informano che non possono essere accettate iscrizioni da parte di utenti che hanno meno di 13 anni per motivi di sicurezza, ma la scarsa attenzione dei genitori e la facilità con cui si può aggirare questo blocco, hanno portato ad un aumento vertiginoso dei minori su facebook.

NO FOTO on-line!

I genitori sono avvertiti: postare le foto dei nostri bambini su Facebook, commentare pubblicamente sui social network le frasi buffe e sgrammaticate o il tenero innamoramento per una piccola amica del quartiere danneggia il loro "futuro digitale". Peggio: non soltanto vìola la loro privacy ma potrebbe addirittura compromettere le loro relazioni sociali quando un giorno saranno adulti o persino influenzare la loro reputazione nel momento di un importante colloquio di lavoro, visto che chiunque potrebbe scavare nel loro passato e rivangare episodi imbarazzanti. continua...

Io evito di mettere le foto dei miei alunni, di mio figlio e dei suoi amici proprio per i motivi indicati nell'articolo e vorrei che anche i miei contatti si rendessero conto della problematica!!!

Ricorda IL WEB è per SEMPRE!

Tu cosa ne pensi???
 



giovedì 2 gennaio 2014

EDMODO: Social Networking for Education

ME&EDMODO


http://www.evernote.com/shard/s269/sh/6f498397-a43f-4c8a-b8f9-033045a42f1f/4504379118c641b5f2a96de0baac4436


in inglese: what Edmodo can do...


in inglese: how to create an account...


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IO sono su EDMODO! ...e TU?                                                                                   Conosci EDMODO/Sei su EDMODO? Lascia una traccia sul mio BLOG ;)

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